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Africa Su Carta

[...] Un bestiario fantastico, di animali colti nella loro metamorfosi, come metafore appena sveglie, ancora struccate. Potremmo definirle carte africane, perché l’artista le ha dipinte dopo un viaggio in Uganda, dalle sorgenti del Nilo alle cascate di Murchison e al lago Victoria. Le bestiole sembrano intrattenersi piacevolmente in pose che risultano familiari. Dipingendo gli animali, infatti, l’artista suggerisce analogie con caratteri umani. Taluni sembrano fare le fusa, altri ci guardano incuriositi e prudenti. I suoi animali si nascondono, si mimetizzano con l’ambiente. E la materia stessa trova la figura. L’effetto complessivo è liberatorio: non sono animali in gabbie ma rimescolati da una felicità primordiale: giocano, lottano, hanno fame.

Alberto Pellegatta

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